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Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il mal di schiena è il disturbo muscolo-scheletrico più diffuso al mondo: ne soffrono oltre 619 milioni di persone.
Ma la buona notizia è che circa il 90% dei casi è aspecifico, ovvero non causato da una frattura, un’ernia o una patologia grave. Allora da dove arriva questo dolore?
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oppure puoi leggere l’articolo per un riassunto.

Le 4 cause principali del mal di schiena
La letteratura scientifica afferma che non esiste una causa unica per il mal di schiena. Piuttosto, si tratta di un disturbo multifattoriale, cioè che nasce da un insieme di elementi che si influenzano a vicenda. Capire questi fattori è il primo passo per agire davvero in modo efficace.
1. Fattori psicologici: stress, ansia e paura del movimento
Il corpo reagisce allo stress con una risposta automatica chiamata “lotta o fuga“. Questo comporta:
- Aumento della tensione muscolare;
- Respirazione più veloce;
- Rilascio di ormoni come il cortisolo (ormone dello stress).
Quando questo stato si prolunga per giorni, settimane o mesi può manifestarsi con dolore, soprattutto nella zona lombare. Inoltre, la paura di muoversi può portarci a evitare certi gesti, creando un circolo vizioso:
Evito i movimenti dolorosi ➡️ divento più rigido e “incriccato” ➡️ aumenta la paura ➡️ sento più dolore.

2. Posture mantenute troppo a lungo
Il problema non è stare seduti o in piedi, ma rimanere troppo tempo nella stessa posizione.
Le articolazioni diventano rigide, i muscoli si “addormentano” e altri si sovraccaricano per compensare.
Ecco un esempio per capire come “ragionano” i nostri muscoli (forse ti sarà capitato):
- Se in un ufficio di 3 colleghi, uno è assente, gli altri 2 dovranno fare anche il suo lavoro (spesso è cosi).
- Nel corpo, se un muscolo lavora male o “poco”, gli altri devono compensare.
Soluzione? Muoversi ogni ora, anche solo per pochi minuti. A chi lavora da seduto/a consiglio di tenere una borraccia sulla scrivania così da bere di più e di conseguenza alzarsi più spesso per andare in bagno (in aggiunta a esercizi personalizzati “da scrivania”).

3. Sedentarietà
Il nostro corpo è fatto per muoversi. Quando siamo sedentari:
- I muscoli perdono forza e resistenza;
- La circolazione rallenta;
- I dischi intervertebrali (quelli tra una vertebra e l’altra) ricevono meno nutrienti;
- Aumenta la rigidità (aumentando il rischio di sentire dolore).
La bella notizia? Questo è il fattore più facile da modificare: bastano già 10-15 minuti al giorno di esercizi mirati per sentirsi meglio.

4. Debolezza muscolare
I muscoli del “core” (cioè la zona centrale del corpo: addominali, muscoli dorsali, pavimento pelvico, diaframma, glutei, …) sono fondamentali per sostenere il corpo e la schiena. Se sono deboli:
- La colonna vertebrale potrebbe lavorare troppo;
- I dischi intervertebrali si comprimono maggiormente;
- I muscoli superficiali possono irrigidirsi per compensare (come ad esempio i trapezi).
Muscoli forti aiutano a prevenire e trattare il dolore.

Perché sentiamo dolore anche se non abbiamo nulla di rotto?
Il dolore non nasce nei muscoli, ma viene prodotto dal cervello quando percepisce un “pericolo”.
A volte, anche senza danno reale, il cervello interpreta segnali di stress, tensione e rigidità come allarmi.
Esempio:
- Un antifurto troppo sensibile suona anche per colpa di un gatto.
- Il sistema nervoso, se ipersensibile, ci fa sentire dolore anche senza danno.
Questo meccanismo si chiama sensibilizzazione centrale.

Devo fare una risonanza?
Non sempre.
Secondo le linee guida del NICE (National Institute for Health and Care Excellence), gli esami approfonditi sono consigliati solo in presenza di red flags (bandiere rosse), come:
- Perdita di forza o sensibilità a un arto;
- Incontinenza;
- Febbre;
- Dimagrimento inspiegabile;
- Dolore notturno costante.
In caso di dubbi, è sempre meglio parlarne con il tuo medico.

Conclusioni: il movimento è la soluzione.
Nel 90% dei casi, l’esercizio fisico:
- Riduce il dolore;
- Aumenta la mobilità articolare;
- Migliora la forza;
- Rafforza la fiducia nei movimenti;
- Abbassa lo stress e migliora l’umore.
Ma attenzione: deve essere graduale, mirato e adattato alla persona.
Se oggi hai mal di schiena, non cercare miracoli: comincia con piccoli cambiamenti.
- Muoviti ogni giorno, anche solo 10 minuti;
- Non avere paura del movimento;
- Lavora su forza, mobilità e postura;
- Affidati a un team di professionisti: medico, chinesiologo, fisioterapista, osteopata, psicologo.
Il tuo corpo non è fragile. È un sistema forte e intelligente, pronto ad adattarsi.
Ci vediamo in palestra!

BIBLIOGRAFIA
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Dott. Andrea Matteis – Chinesiologo Personal Trainer – Castelnuovo Don Bosco – Chieri – A domicilio